Patrizia e la libertà di scegliere: quando il patrimonio lavora per te

Patrizia è sulla sessantina. Non ha mai dovuto lavorare, perché il suo patrimonio glielo ha sempre permesso. È una donna brillante, curiosa, con tanti interessi e molto tempo libero da gestire come meglio crede. Non ha figli, ma ha fratelli e nipoti a cui è molto legata. Ha due case: una al mare, dove ama passare le estati tra passeggiate e letture sotto l’ombrellone, e una immersa nel silenzio di una piccola frazione a ridosso di una località di montagna, dove trova rifugio nei mesi più tranquilli dell’anno.

Patrizia ama il mondo degli investimenti. Ha sempre preferito le soluzioni azionarie, soprattutto quelle più innovative, legate a trend futuri e sostenibili. Non le piace accontentarsi, cerca stimoli, idee nuove, prospettive diverse. Quando ci siamo conosciute, il suo portafoglio era ben costruito, molto ben diversificato, ma qualcosa mi diceva che potevamo fare di più.

Dopo aver approfondito il suo stile di vita, le sue priorità e il suo rapporto con il denaro, ho deciso di proporle un cambiamento. Non solo un nuovo investimento, ma un approccio che potesse farle dire: “ecco, questo fa davvero la differenza”.

Con un patrimonio come il suo, ho potuto introdurre una soluzione pensata per offrire un vantaggio concreto: una gestione efficiente che, oltre a restituirle performance interessanti, le portasse un importante beneficio fiscale. La cosiddetta "ciliegina sulla torta", che le ha permesso di vedere il suo patrimonio crescere, ma anche di preservarlo meglio nel tempo.

Il risultato? Patrizia è ancora più serena e soddisfatta, con la sensazione di avere al suo fianco non solo un consulente finanziario, ma una professionista capace di ascoltarla e di costruire qualcosa su misura per lei.

Ed è proprio questo, alla fine, il mio obiettivo: fare in modo che ogni cliente si senta al centro di un progetto unico. Perché il patrimonio, se ben gestito, può davvero regalare la libertà di scegliere. Come fa Patrizia, ogni giorno.

Articolo a cura di Paola Morosin